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Il Marketing Sensoriale

marketing sensoriale

E se si utilizzasse il marketing sensoriale per suscitare nel cliente una vera e propria esperienza?

 

Per cominciare……, che cosa è il marketing sensoriale?
“Si tratta di un nuovo approccio al marketing che coinvolge il consumatore in un’ iniziativa positiva  stabilendo un legame duraturo con il marchio per mezzo di un’esperienza sensoriale unica. Il marketing sensoriale pone l’accento sulle esperienze degli individui: emozioni, sensi, immaginazione, interazioni tra il consumatore e l’ambiente circostante. »

Il 70% degli acquirenti ritiene che le emozioni rappresentino il 50% della decisione di acquisto.

Il marketing sensoriale si divide in 5 settori principali: marketing olfattivo, marketing sonoro, marketing tattile, marketing visivo, marketing del gusto

Ecco alcuni marchi che sono riusciti a sfidare il marketing sensoriale e ottenere un vantaggio competitivo:

Abercrombie & Fitch è riuscito a sfruttare con successo 4 dei 5 aspetti del marketing sensoriale. Il gruppo ha deciso di utilizzare fin dall’inizio il marketing sensoriale per offrire ai propri clienti nuove esperienze, nei propri punti vendita. Per chi è già stato nei loro negozi, probabilmente ha sperimentato alcuni di questi aspetti.

Marketing visivo: abiti disposti in modo impeccabile e messi in evidenza da punti luce, allo stesso modo di opere d’arte in un museo. All’interno dei negozi si percepisce un’atmosfera intima e scura con un mix di legno e metallo per dare una dimensione autentica al marchio. Anche la scelta dei commessi è stata controversa perché scelti in base a criteri fisici. A prova di ciò, ricordate gli uomini muscolosi con i quali potete mettervi in posa all’ingresso dei negozi.

Marketing olfattivo: le vetrine dei negozi e l’abbigliamento vengono profumati con un profumo del marchio “fierce n° 8”, realizzato esclusivamente per lo scenario.  Il profumo viene spruzzato costantemente all’interno e all’esterno del negozio per invitare i passanti ad entrare.

Marketing sonoro: L’atmosfera dei negozi con i loro punti di luce scura è accompagnata anche da musica elettronica ad alto volume che dà ai negozi un aspetto simile alle discoteche alla moda.

Christian Louboutin utilizza da tempo anche il marketing sensoriale visivo per differenziarsi da altri marchi di calzature di lusso, verniciando le suole delle scarpe in rosso. Semplicemente vedendo una suola rossa le donne in particolare sanno riconoscere il marchio.

Coca-Cola ha fatto leva sul suo slogan “Quando aprite una Coca-Cola, aprite la felicità” per offrire un marketing sensoriale sonoro. Il gigante americano ha affidato questo compito al DJ giapponese Jun Fujirawa, che ha inserito un sistema di registrazione in una bottiglia per creare il suono dell’apertura della lattina di Coca Cola. Così egli  ha portato la sua bottiglia di Coca Cola in vari luoghi del Giappone per creare nuovi suoni,  mettendoli in relazione con le persone incontrate durante la sua esperienza. Dopo questa operazione di marketing il suono di una lattina è generalmente associato alla Coca-Cola

Anche se il marketing sensoriale è generalmente un vantaggio competitivo ci sono stati alcuni fallimenti a questo proposito…

Nel 1993, la RATP ha lanciato una nuova campagna di marketing di strada per migliorare le condizioni dei passanti nascondendo i cattivi odori con un odore sintetico.
Purtroppo gli effetti non sono stati positivi. Il profumo sintetico non è piaciuto ai passanti che hanno avuto difficoltà a tollerare l’odore chimico del profumo mescolato agli odori già presenti.
Naturalmente non si può migliorare un odore aggiungendone un altro sopra, a meno che quest’ultimo non sia un deodorante. L’odore di eucalipto doveva portare freschezza ma mescolato con tutti gli altri odori della strada non rimaneva lo stesso.

Nel 2006 Got Milk ha lanciato una campagna di comunicazione per diffondere l’odore dei biscotti nelle pensiline dei bus negli Stati Uniti. L’obiettivo del marchio di biscotti era quello di suscitare la voglia tra le persone che sentivano l’odore.
Purtroppo questa operazione di street marketing è stata interrotta dopo due giorni perché i passanti erano disturbati dall’odore del latte che era disgustoso. Inoltre i passanti non riuscivano a fare alcun collegamento tra l’odore del latte ed i biscotti.

Autore : Alizé Baudron

Redazione europeforyou –  Traduzione dal francese di Cetty Tripoli

Articolo tratto da Digital Marketing & Business – EFAP /

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